RACCOLTE DI ARTE E ARTIGIANATO: Anima e corpo
Il vasto ambiente dominato dalla celebre Madonna di Piazza di Antonio Begarelli (1499 – 1565), fu destinato all’Arte Sacra agli inizi del Novecento. Vi trovano collocazione pitture, sculture, oreficerie e arredi di uso liturgico che documentano le vicende della produzione figurativa a Modena e nel suo territorio dal Medioevo al Settecento.
Si tratta in gran parte di oggetti che appartengono all’antico tessuto culturale e artistico della città che entrano a far parte delle raccolte del Museo nei primi decenni successivi alla fondazione. Tra le testimonianze più antiche si segnalano le oreficerie liturgiche provenienti dall’Abbazia di Frassinoro fondata dalla madre di Matilde di Canossa, Beatrice, un’acquasantiera wiligelmica e un capitello di epoca campionese, databili al XII secolo, frammenti di affreschi dei secoli XIII e XIV provenienti dalla cattedrale e una cimasa di trittico realizzato da Tomaso da Modena intorno al 1345. Tra le opere rinascimentali spiccano il Cristo crocifisso e la Testa di angelo di Antonio Begarelli e una pala di Gian Gherardo Dalle Catene. Lo sviluppo della pittura nel ducato estense nei secoli XVII-XVIII è illustrato da tele di Francesco Stringa, Sigismondo Caula, Antonio Consetti e Giacomo Zoboli.
Sono di particolare interesse gli esempi di artigianato artistico, che attestano momenti e indirizzi delle tradizioni locali, quali l’intaglio e doratura delle cornici e l’arte della scagliola.