Raccolte del Museo del Risorgimento

Il Museo Civico del Risorgimento di Modena è stato allestito al piano terra del Palazzo dei Musei, in qualità di realtà museale autonoma, dal 1924 al 1990. Nel 1990 è stato chiuso al pubblico e le sue raccolte sono confluite in quelle del Museo Civico, che le ha riordinate e catalogate, pubblicandone nel 2011 il catalogo a stampa e rendendole disponibili sul portale PAT-ER.
Le raccolte sono consultabili su appuntamento:
stefano.bulgarelli@comune.modena.it

 

Immagine Interna Raccolte del Museo del Risorgimento

Storia e patrimonio
Costituitosi nel 1884, per la mostra del Risorgimento italiano organizzata in occasione dell’Esposizione Nazionale di Torino, il Museo fu inizialmente (1894) ospitato in una sala del Museo Civico, solennemente inaugurato nel 1896 e ben presto trasferito al piano di sotto, in spazi oggi occupati dalla Biblioteca Estense. Acquisì tuttavia una configurazione pienamente autonoma, funzionale alla retorica nazionalista del Ventennio, soltanto tra il 1924, anno in cui fu nuovamente trasferito, questa volta al piano terra dello stesso palazzo, e il 1937, quando fu aggiunta la sezione dedicata al Fascismo. Il percorso documentava la partecipazione dei cittadini modenesi alle vicende nazionali del Risorgimento, dalla seconda metà del Settecento al 1870, ma comprendeva anche materiali relativi alla guerra Italo – Turca, alla Prima guerra mondiale e alla Rivoluzione fascista.

Il patrimonio del museo comprende circa 2.200 tra cimeli e opere d’arte che illustrano i più importanti momenti e le principali figure modenesi legate alle vicende del Risorgimento nazionale. I nuclei più importanti di materiali riguardano gli anni del ducato Austro Estense di Francesco IV e V, i moti del 1821, quelli del 1831 dominati dalla figura di Ciro Menotti e del 1848, le vicende legate alle figure di Pio IX , di Giuseppe Garibaldi, Nicola Fabrizi e Enrico Cialdini. A questi si aggiungono alcuni altri importanti fondi, che costituiscono un corpus inscindibile rispetto al resto. Il fondo fotografico, composto da oltre 2400 unità tra positivi, negativi e diapositive, documenta figure, luoghi e momenti significativi del processo risorgimentale. Il fondo documentario comprende l’Archivio amministrativo del museo, una importante raccolta di autografi e un gridario composto da 38 volumi che raccolgono grida databili tra la fine del ‘700 e la metà dell’ ‘800

(Consulta gli archivi IBC – Regione Emilia-Romagna). Il patrimonio librario comprende oltre 3000 tra volumi e opuscoli.