RACCOLTE ARCHEOLOGICHE: Prima di Roma: Le invasioni galliche
Lo stanziamento delle tribù galliche nel territorio modenese, che si data al IV secolo avanzato, non comportò un significativo mutamento dell’assetto demografico del territorio, caratterizzato dalla convivenza con le comunità etrusche. Inizialmente alcune enclave etrusche sopravvissero nelle valli di Mirandola, nella fascia prossima al Po, e verso sud, lungo la valle del Panaro, via di comunicazione per l’Italia Centrale.
Le testimonianze più considerevoli della presenza boica nel Modenese si riferiscono a contesti funerari e in particolare a corredi rinvenuti nella necropoli di Saliceta San Giuliano, indagata da Arsenio Crespellani nel XIX secolo. Oltre a corredi femminili costituiti da bracciali in bronzo e vetro, è presente il corredo di un guerriero, databile al III secolo a.C., che testimonia l’insediamento, nel nostro territorio, di una élite militare celtica. Il restauro del fodero di spada in ferro ha permesso di riscoprire un raro esempio di decorazione a stampiglie appartenente ad una tipologia attestata in Europa nella prima metà del III secolo a.C. Accanto al reperto originale è esposta una replica fedele della spada e del fodero, che consente di comprendere la tipologia dell’oggetto e di leggerne il decoro.