RACCOLTE ARCHEOLOGICHE:RACCOLTE ARCHEOLOGICHE: Mutina splendissima et floridissima
Mutina è una città sepolta. Gli spessi strati di terreno alluvionale che la ricoprirono tra la tarda antichità e il medioevo hanno in gran parte sigillato case, strade, edifici pubblici e necropoli che riemergono ogni volta che si indaga il sottosuolo, restituendo l’immagine di una città definita da Cicerone “splendidissima et floridissima”.
Fra i numerosi reperti esposti spiccano i ricchi arredi della domus del I secolo a.C. rinvenuta in via Università, in pieno centro storico, negli anni ‘60. Dallo scavo furono recuperati elementi in bronzo riferibili agli ambienti di rappresentanza della casa: una raffinata fontana con getti per l’acqua a forma di anatra che doveva scenograficamente occupare il centro del giardino e una serie di supporti riferibili a letti tricliniari, oltre ai montanti di un tavolino e a un candelabro, che con tutta probabilità arredavano il triclinium.
Nell’esposizione è presente anche una selezione di corredi funerari provenienti dalle necropoli urbane di età imperiale e da quelle tardoantiche che occupano aree precedentemente urbanizzate. Fra i corredi spicca quello del sarcofago rinvenuto in Piazza Matteotti nel 1947, che comprende oggetti in legno, preziosi spilloni con parti in oro e raffinati contenitori in vetro.
Il ritrovamento nel 2009 di un tratto di strada e delle necropoli che la affiancavano ha creato le premesse per la valorizzazione dell’unico settore dell’antica Mutina visibile in città: il Parco archeologico NoviArk.
La documentazione su tutti i ritrovamenti della città romana è accessibile consultando il sito www.mutinaromana.it, che consente anche una navigazione a volo d’uccello sull’antico impianto urbano, ricostruito nella sua interezza, e l’esplorazione virtuale dei principali monumenti di Mutina.