RACCOLTE ARCHEOLOGICHE: i primi gruppi umani nel Modenese

Il paleolitico e il mesolitico
300.000 anni fa – VII millennio a.C.
 
Le prime tracce del popolamento più antico nel Modenese si datano a 300.000 anni fa e sono costituite da strumenti in pietra scheggiata che testimoniano la presenza, in area collinare, di piccoli gruppi di individui con accampamenti stagionali o temporanei legati alle attività di raccolta di vegetali e alla caccia. 
 
Questi primi gruppi umani sono probabilmente riferibili a specie precedenti l’affermazione dell’uomo di Neanderthal o alle sue prime manifestazioni, in un momento iniziale del paleolitico medio. Appartiene al paleolitico superiore, e fu scolpita da un Sapiens, la celebre statuetta conosciuta come “Venere di Savignano” (28.000-24.000 anni fa), una delle prime testimonianze artistiche note in Italia e in Europa, della quale è esposta una copia dell’originale, conservato al Museo delle Civiltà di Roma. Simile per tipologia a numerosi altri esemplari rinvenuti in Europa, la statuetta, realizzata con forte senso plastico, testimonia il particolare interesse di queste popolazioni per la fertilità e la riproduzione. 
 
Al Mesolitico (XI-VII millennio a.C.) sono riferibili strumenti litici di piccole dimensioni, probabilmente fissati su supporti di legno e utilizzati come frecce, che testimoniano la caccia ad animali di piccola taglia che popolano il territorio dopo la fine dell’ultima glaciazione.